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Dopo la discesa non entro in chiesa
(Dal giornale "LA NUOVA SASSARI" DEL 13 AGOSTO 2005).
Scrivo a titolo personale e non come componente di Progetto
Sardegna in Consiglio Comunale. Scrivo da Laico, come obiettore
di coscienza.
Se già a partire dal 1504 e non nel 1894, il dottor
Alexander Yersin avesse riconosciuto l'agente patogeno della
Peste nel batterio gram-negativo, oggi chiamato per l'appunto
Yersina Pestist, e se Alexander Fleming avesse scoperto la
penicellina non nel 1928 ma nel 1348, la gente sarebbe guarita
dal morbo - in Sardegna e in tutta Europa - con iniezioni
di streptomicina e/o tetramicina. Ma all'epoca la scienza
era di la da venire, e ci si rivolgeva alla Madonna.
Ciò nonostante, il batterio Yersina Pestis sembrò
immune alle preghiere, dato che ripetutamente falcidiò
la popolazione Sarda nel 1504, 1514, 1527, 1580, 1652 ecc.
Erano anni terribili, dove le piaghe della peste si riempivano
di pus, diventavano nere, si moriva in meno di una settimana,
le città rimanevano deserte e il cinismo del "si
salvi chi può" regnava imperante.
All'epoca tutti credevano davvero che il Voto alla madonna
avesse potere salvifico. Oggi, chi si ammala di peste e vuole
guarire veramente, va all'ospedale e magari solo dopo in chiesa.
Nel 1559 la Chiesa pubblica l'indice dei Libri proibiti (abolito
solo nel 1996) frenando il naturale sviluppo delle scienze
e di molti altri campi del sapere e dell'arte in tutti i paesi
del mondo.
Nel 1632 Galileo veniva processato.
Come sarebbe stato il Mondo se la Chiesa non avesse avuto
paura della scienza? I dottori Yersin e Fleming avrebbero
fatto le loro scoperte e magari già nel '700, quante
vite si sarebbero salvate?
Oggi, 425 anni dopo quel voto alla Madonna, la Chiesa pone
altri veti alla scienza; lo ha fatto in occasione del referendum
sulla Procreazione assistita e sugli embrioni, travalicando
le sue competenze, invitando la gente a non andare a votare
, contravvenendo all'articolo 48 della nostra Costituzione:
"L'esercizio di voto è un dovere civico",
mortificando l'articolo 9: "La repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e della ricerca scientifica",
immischiandosi in cose che non le competono e le fanno paura,
appunto come Galileo 373 anni fa e tanti altri.
Sono sicuro, pertanto, che quando in Italia arriveranno i
primi farmaci, sviluppati con cellule staminali, per combattere
malattie terribili, anche il clero e tutti i cattolici che
hanno disertato le urne ne faranno uso, con buona pace della
coerenza.
Io adoro i candelieri, mi piacciono le tradizioni, riconosco
nei Gremi (Associazioni artigianali locali) il massimo simbolo
del lavoro, della nostra Sassari, della nostra civiltà
cittadina. Anzi, sarebbe bello che i Gremi ritornassero a
fare formazione, che il tirocinio dei nostri futuri massai,
commercianti, muratori, falegnami,sarti, calzolai, contadini,
fabbri passasse davvero per le botteghe dei Gremi e non venisse
affidato ,come spesso avviene, all'improvvisazione e al precariato
formativo.
I Gremi (come in altri paesi) devono continuare a rendere
fieri coloro che svolgono queste professioni fondamentali
e nobilissime.
Come consigliere comunale parteciperò con gioia alla
Fardda ma festeggerò solo l'aspetto laico, quello appunto
della nostra civiltà del lavoro, mentre mi dissocerò
dal momento religioso. Non entrerò in chiesa. Non entrerò
a Santa Maria per protesta contro il comportamento della Chiesa
in occasione del referendum, perché sono laico , investito
di funzioni pubbliche , perché come consigliere comunale
di una Stato laico, mi sento di dover rimanere neutrale di
fronte a tutte le religioni, dato che rappresento persone
che non credono o appartengono ad altre religioni. Questo
anche in forza degli articoli 7 e 8 della Costituzione.
Non me ne vogliano gli elettori cattolici. È una questione
di laicità dello Stato e di una mia personale coerenza.
Infine, sempre per un parere personale, vorrei che il prossimo
anno scendessero anche gli altri Gremi e anche le donne partecipassero
alla discesa.
Solo le tradizioni che si evolvono rimangono vive.
Roberto Schirru (consigliere Comunale).